NVR 3-778, un inibitore di assemblaggio del capside, in combinazione con Interferone pegilato riduce i livelli di virus dell’epatite B in misura maggiore rispetto al solo NVR 3-778


E’ stato confermato che un nuovo trattamento per l'epatite B, denominato NVR 3-778, è ben tollerato e può ridurre i livelli del materiale genetico virale nell’organismo quando combinato con Interferone pegilato dopo 4 settimane di trattamento.

NVR 3-778 è un inibitore dell’assemblaggio del capside del virus HBV che modula la funzione della proteina core. Questa proteina svolge un ruolo essenziale nella replicazione virale e nella persistenza del virus.

Circa 14 milioni di persone all'interno della Regione europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità risultano infettati in modo cronico con il virus dell’epatite B.
Ci sono diversi farmaci che sono efficaci a sopprimere il virus per molti anni, rallentando i danni al fegato, e permettendo all’organismo di riparare le lesioni. Tuttavia, questi trattamenti non eliminano il virus in modo permanente.

Lo studio internazionale di fase 1b è stato condotto su 64 pazienti che non avevano precedentemente ricevuto alcun trattamento per l'epatite B.
Lo studio ha esaminato 6 coorti di dosaggio: 100 mg al giorno, 200 mg al giorno, 400 mg al giorno, 600 mg due volte al giorno, o 600 mg due volte al giorno in combinazione con Interferone pegilato, e, infine, Interferone pegilato in combinazione con il placebo.
Il trattamento è stato somministrato per un totale di 28 giorni.

NVR 3-778 è risultato ben tollerato in tutte le coorti senza interruzioni del trattamento.
La maggior parte degli eventi avversi sono stati di grado lieve e non-attribuibili al farmaco in studio.

Sono state riscontrate riduzioni dose-correlate di HBV DNA; la maggiore riduzione si è vista quando NVR 3-778 era combinato con l’Interferone pegilato ( 1.97 log10 UI/mL ).
Quando è stato impiegato NVR 3-778 da solo, la riduzione dei livelli di HBV DNA è stata pari a 1.72 log10 nel gruppo 600 mg BID ( 2 volte al giorno ); nel gruppo Interferone pegilato da solo la riduzione dei livelli di HBV DNA è stata pari a 1.06 log10.

I risultati dello studio hanno inoltre indicato riduzioni precoci dei livelli di HBeAg ( un segnale che indica che il virus si replica attivamente nell’organismo e che l'infezione è peggiore ) in tutti i gruppi, soprattutto nel gruppo NVR 3-778. ( Xagena2016 )

Fonte: The International Liver Congress, 2016

Gastro2016 Inf2016 Farma2016


Indietro

Altri articoli


Precedenti studi hanno riportato alti tassi di risposta con la terapia con Interferone-alfa ( rIFN-alfa ) ricombinante in pazienti con...


Risposte obiettive sono riportate dal 34-37% dei pazienti con melanoma avanzato naive a inibitori PD-1. Il preesistente infiltrato di cellule T...


EURAMOS-1, uno studio internazionale randomizzato e controllato, ha studiato la terapia di mantenimento con Interferone pegilato alfa-2b ( IFN-alfa-2b )...



L’Interferone pegilato ( PegInterferone ) beta-1a sottocutaneo è stato sviluppato per il trattamento della sclerosi multipla recidivante, con dosaggio meno...


Lo studio PILLAR di fase IIb, in doppio cieco, controllato con placebo, ha valutato l'efficacia e la sicurezza di due...


Una forma pegilata di Interferone beta-1a, somministrata una volta al mese, si è dimostrata efficace nel ridurre i tassi di...


I tassi di risposta virologica sostenuta con Peginterferone - Ribavirina sono bassi nei pazienti con infezione da virus della epatite...